In Italia
La struttura del comparto vinicolo italiano nel 2016:
310.428 le aziende agricole1, per una superficie2 di 645.800 ettari complessivi e una media per azienda di circa 2 ettari 47.400 le aziende vinificatrici3
La produzione4 è stimata pari a 40 milioni di ettolitri.
Il fatturato 2016 franco cantina delle attività afferenti al settore (vino, mosti ecc.) è stimato pari a 12,8 miliardi di euro. Denominazioni di origine5: 74 DOCG, 332 DOC e 118 IGT.
1Indagine Spa/Istat del 2013; 2Agea 2016; 3Elaborazioni Ismea su dati Agea 2016; 4Commissione Europea Settembre 2017, 5MIPAAF
Nel mondo
Produzione mondiale di vino (stima 2017): 247 milioni di ettolitri, in calo rispetto al 2016 (-8%) a causa dei drammatici crolli dovuti alle eccezionali e negative condizioni climatiche che hanno colpito i Paesi produttori europei.
L’Italia, con circa 40 milioni di ettolitri di vino (-21% rispetto al 2016) si conferma per il terzo anno consecutivo il primo produttore mondiale, seguita dalla Francia (37,2 milioni di ettolitri; -18%) e dalla Spagna (36,8 milioni di ettolitri; -15%). Produzione Stati Uniti 2017: 23,3 milioni di ettolitri (-1%).
In America del Sud la produzione cresce in Argentina (11,8 milioni di hl, +34%) mentre cala in Cile (9,5 milioni di ettolitri, – 5%).
Cresce in Australia (13,9 milioni di hl, +6%) mentre cala in Nuova Zelanda (2,9 milioni di ettolitri, -6,5%).
In lieve aumento il Sudafrica a 10,8 milioni di ettolitri (+2,9%).
Primo esportatore in quantità è la Spagna con 22,64 milioni di ettolitri (+1,6%), dei quali 12,29 milioni di ettolitri di vino sfuso (-2,4%).
Primo nell’export a valore è la Francia, con 9,1 miliardi di euro (+9,9% sul 2016).
L’Italia è secondo esportatore mondiale sia a volume con 21,1 milioni di ettolitri (+3,5%), sia in valore con 5,9 miliardi di euro (+6,2%).
Fonte numeri mondo: Nomisma-Wine Monitor su dati Commissione UE, OIV e IHS/Global Trade Atlas, 2017
I NUMERI DELL’OLIO IN ITALIA
Aziende olivicole: circa 900.000;
Ettari olivetati: oltre 1,1 milioni di ettari;
Produzione 2017/18 (stima): 320.000 tonnellate di olio;
Volume di affari fase industriale filiera olivicola: circa 3 miliardi di euro, pari al 3% del fatturato totale dell’industria
agroalimentare;
Dop e Igp: degli oli di qualità riconosciuti in Unione Europea, quasi il 40% è rappresentato da marchi italiani (42 Dop e 4
Igp). Seguono Grecia e Spagna con 29 riconoscimenti a testa.
Il comparto italiano degli oli extravergini Dop e Igp vanta un giro d’affari di oltre 71 milioni di euro nel 2015 (+ 26,8%). In valore l’export rappresenta l’84% della produzione certificata (58 milioni di euro). La produzione certificata non supera il 2- 3% del totale dell’extra vergine nazionale, ma raggiunge il 6% in termini di valore. La produzione italiana Dop/Igp nel 2015 ha toccato 10 mila tonnellate. Le prime tre Dop/Igp per valore alla produzione sono Dop Terra di Bari, Igp Toscano e Dop Val di Mazara, insieme rappresentano il 62% del totale degli oli a denominazione d’origine.
Italia rispetto al mondo:
- 2° produttore olivicolo dopo la Spagna;
• 1° importatore, in particolare dalla Spagna abbiamo importato 319 mila tonnellate nel periodo gennaio-settembre 2017 (80% delle nostre importazioni). Grande flessione delle importazioni di olio dalla Tunisia (-41%) nello stesso periodo;
• 2° esportatore, con 219 mila tonnellate (gennaio-dicembre 2017) e un giro d’affari che oltrepassa 1,5 miliardi di euro. Dei volumi esportati, 177 mila tonnellate sono rappresentate da olio extra vergine e vergine d’oliva. Boom dell’export di oli di oliva dall’Italia verso Cina (+31%) e Russia (+14%).
(Fonte Mipaaf, Ismea, Istat)
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