
Ieri l’inaugurazione su 10 padiglioni con 900 espositori, 2 aree esterne, 800 capi di bestiame, oltre 130 convegni ed eventi in 4 giorni, per un evento che punta su innovazione, sostenibilità ed economia circolare.
Delegazioni estere provenienti da 30 nazioni. Croazia, Paese ospite, e visita ufficiale della ministra dell’Agricoltura, Marija Vučković, che presiederà il Consiglio dei ministri agricoli dell’Ue nel primo semestre 2020.
Inaugurazione mercoledì 29 con la ministra italiana delle Politiche agricole Teresa Bellanova e un approfondimento sul sistema agricolo nazionale nel contesto europeo, sul settore primario africano e sulle opportunità di agribusiness fra Italia e Africa.
La 114a edizione di Fieragricola, rassegna internazionale di agricoltura in programma a Verona da mercoledì 29 gennaio a sabato 1 febbraio prossimi, si conferma una delle manifestazioni più rilevanti nel panorama europeo e presenta numeri in crescita: 10 padiglioni occupati, 900 espositori (+8,2% sull’edizione 2018), una superficie netta di 67.600 metri quadrati netti (+18,7%), due aree demo esterne di 9.500 metri quadrati allestite per gli «special show», 800 capi di bestiame in esposizione (+14,3%), oltre 130 convegni, approfondimenti e corsi di formazione in calendario nei quattro giorni di manifestazione.
Grande attenzione a meccanizzazione agricola, zootecnia (con un forte rilancio anche di suinicoltura e avicoltura), vigneto, frutteto e colture specializzate, energie da fonti rinnovabili, attività forestale, agrofarmaci, fertilizzanti e sementi, multifunzionalità dell’impresa agricola, gestione del verde, servizi per l’agricoltura, aree dinamiche per le prove dal vivo di macchine, mezzi agricoli, mezzi telescopici.
Il Green Deal a Fieragricola. «Fieragricola 2020 accende i riflettori, in particolare, sulle grandi sfide alle quali l’agricoltura è chiamata a dare risposte, a partire dal Green Deal illustrato dalla Commissione Ue presieduta da Ursula von der Leyen e che coinvolge anche il sistema agricolo in maniera articolata – dichiara il presidente di Veronafiere, Maurizio Danese –. Conseguire la neutralità climatica entro il 2050 richiede sforzi congiunti su scala mondiale e un impegno netto da parte di tutti gli attori della filiera agricola in termini di lotta ai cambiamenti climatici, biodiversità, agroecologia, sostegno alle energie rinnovabili e all’ecooia circolare, secondo il progetto Ue Far to Fork. L’appuntamento di Verona vuole come sempre offrire spunti di riflessione e soluzioni pratiche per accompagnare il mondo imprenditoriale e le filiere agro-zootecniche verso la sostenibilità ambientale, economica e sociale». Meccanica agricola. Fieragricola ospita la meccanica in cinque padiglioni (1, 2, 6, 7, 8), con tutti i top player del settore presenti. Sono raddoppiate le aree dinamiche esterne per gli «Special Show», con uno spazio di fronte al padiglione 4 dedicata a trattrici, mezzi agricoli e attrezzature, e una superficie posizionata di fronte al padiglione 9, dedicata ai mezzi telescopici.
Sempre più le nuove frontiere della meccanica agricola, settore che vale in Italia circa 7,9 miliardi di euro, si stanno spostando verso le tecnologie digitali, l’agricoltura di precisione, la raccolta e l’elaborazione di big data. L’obiettivo è quello di migliorare l’efficienza, ridurre i consumi, incrementare la produttività e, di conseguenza, le performance reddituali delle imprese agricole. L’agricoltura specializzata: vigneto e frutteto. Fieragricola prosegue la propria vocazione alla trasversalità e alla specializzazione delle filiere. Nei padiglioni 4 e 5 ci sono le aree per il vigneto e il frutteto, colture ad alto valore aggiunto e simbolo dell’agricoltura mediterranea. Macchine, mezzi, attrezzature specifiche in chiave di agricoltura di precisione e di sostenibilità per migliorare la competitività delle imprese agricole specializzate, oltre a corsi su potatura, solfiti, gestione della chioma di vigneto e frutteto, dendrochirurgia (l’elenco completo dei convegni è sul sito http://www.fieragricola.it ed è in costante aggiornamento).
Gli eventi zootecnici. Uno spazio significativo a Fieragricola lo occupa la zootecnia, consolidato pilastro della manifestazione con tre padiglioni (9, 10, 11). Fra gli eventi di respiro internazionale sono in calendario il 19° Dairy Open Holstein Show per la razza Frisona, la 52a Mostra nazionale del Libro genealogico della razza Bruna, il Confronto europeo della razza Bruna (con animali provenienti da Italia, Svizzera, Francia e Austria), il premio speciale «Coppa delle Nazioni» e il concorso Bruna Originaria.
Una nuova area, fortemente potenziata, è dedicata alla Rassegna nazionale di avicoltura, con aree espositive e per il dibattito e la consegna del premio «Avicoltore dell’ao».
Complessivamente vengono rafforzati tutti i settori: bovini da latte e da carne, suini, equidi, avicoli, cunicoli, ovini e caprini, persino chiocciole.
Il «Milk Day». Visto il successo della precedente edizione, viene replicato a Fieragricola 2020 l’evento «Milk Day», che affronta il tema della forazioe degli allevatori per sviluppare l’attività del caseificio aziendale, a partire dalla qualità del latte.
Il «Nutrition Forum». All’interno del Nutrition Forum (padiglione 9), dedicato alla mangimistica, si inserisce invece il «Premio Assalzoo», che è rivolto agli studenti universitari e viene assegnato al miglior elaborato per Laurea Magistrale e per Dottorato di ricerca, a conferma dell’attenzione del mondo produttivo alla ricerca scientifica in un settore strategico come la nutrizione animale. Economia circolare ed energie rinnovabili. L’economia circolare è uno dei temi cardine di Fieragricola, alla luce delle enormi potenzialità che le filiere agricole possono sviluppare: dalla valorizzazione dei reflui zootecnici alle energie rinnovabili, fino al riutilizzo, alla riduzione degli sprechi e alla valorizzazione degli scarti.
E proprio l’area delle energie da fonti rinnovabili agricole, collocata nel padiglione 11, per Fieragricola 2020 registra una crescita del 13% rispetto all’edizioe precedete, traiata dalle prospettive del Green Deal, ambizioso progetto che sarà declinato nel corso del 2020 dall’Unione europea, con il contributo degli Stati Membri e l’obiettivo di definire una politica verde il più possibile allineata a livello mondiale.
Dall’Italia, segnali positivi sono arrivati dalla Legge di Bilancio 2020, che disciplina gli impianti di produzione di energia elettrica da biogas, prevedendo il diritto di continuare ad usufruire di un icetivo sull’eergia elettrica anche agli impianti alimentati a biogas entrati in esercizio entro il 31 dicembre 2007 che non abbiano avuto modo di riconvertire la produzione di biometano, e valorizzando il digestato equiparandolo alla sostanza fertilizzante, soluzione che contribuisce a contrastare il fenomeno di impoverimento dei suoli. Questo potrebbe rilanciare ulteriormente gli investimenti del settore, con particolare attenzione alla valorizzazione degli effluenti zootecnici.

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