[di Alberto del Giudice]
Il portabandiera dell’Italia alla competizione più prestigiosa della ristorazione sarà Martino Ruggieri, 31 anni, di Martina Franca, chef aggiunto del tristellato Ledoyen Pavillion di Parigi. Il Nostro si trova, tuttavia, solo a metà del percorso per salire sul primo gradino del podio del Bocuse d’Or, il premio che porta il nome del grande chef Paul Bocuse, deceduto meno di un mese fa. L’edizione del 2019 sarà quindi ancora più significativa delle precedenti. E Martino Ruggieri porta sulle proprie spalle una responsabilità non da poco, sostenuto, tuttavia, dalla Accademia Bocuse d’Or Italia con sede ad Alba. Gli chef Enrico Crippa, presidente dell’Accademia e Claudio Sadler, direttore scientifico di Metro Academy, saranno di fatto i suoi allenatori. “Voglio fare qualcosa di italiano, che comprenda tutta l’Italia, non solo la Puglia mia regione d’origine”, spiega Martino Ruggieri. Facile a dirsi, difficile a farsi. Anche perché le regole del concorso sono rigidissime, l’ideazione e la realizzazione del piatto richiedono mesi di preparazione. Due anni almeno in tutto, per superare la selezione nel proprio Paese (Bocuse d’Or Italia), quindi quella continentale (Bocuse d’Or Europe Off) e infine quella mondiale alla fine di gennaio 2019 a Lione. Il prossimo appuntamento è l’11 e il 12 giugno a Torino, per la finale europea. Martino Ruggieri gioca quindi in casa, ma lo chef pugliese e il suo team sono già al lavoro da mesi per salire sul gradino più alto del podio.
La gara è una maratona culinaria che dura la bellezza di 5 ore e 35 minuti, nei quali ogni dettaglio dal taglio delle verdure, alla preparazione delle salse, alla cottura all’impiattamento richiede tempi di esecuzione cronometrati al secondo, per ottenere un risultato perfetto.
Appuntamento quindi a Torino per tifare Martino Ruggieri nella settimana dall’8 al 16 giugno, con una serie di eventi aperti al pubblico e le eccellenze dell’enogastronomia piemontese, che con il tartufo bianco d’Alba, i formaggi artigianali, le nocciole Igp, la carne di razza piemontese, il riso, il cioccolato scenderanno in campo per formare una sola squadra vincente.
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