[di Alberto del Giudice]
Quando parliamo di Feudo Montoni non sappiamo se cominciare da lontano – e per lontano intendiamo l’anno di fondazione della tenuta nel 1469 – oppure, anche per ragioni di spazio partire dai giorni nostri o quasi. Meglio allora cominciare direttamente dai vini, che di recente abbiamo avuto modo di ri-assaggiare e assaggiare in occasione della presentazione del catalogo 2018 di Cuzziol. L’azienda si trova nel cuore della Sicilia e la Sicilia ha nel cuore, e la trasmette in ogni sua bottiglia, frutto di un lavoro appassionato sui vitigni autoctoni e nel pieno rispetto della Terra. I suoi 80 ettari (dislocati a un altitudine compresa tra 500 metri e 800 metri slm) sono coltivati a conduzione biologica, ma il bollino verde riportato su ogni bottiglia ha poco a che fare con il marketing e la moda odierna. Ha piuttosto a che fare con la filosofia originaria della cantina che si traduce nel lavoro quotidiano in vigna e nei campi, in cantina e infine nei vini. La gamma è ampia, tre bianchi (Inzolia Dei Fornelli, Grillo Della Timpa, Catarratto del Masso), il rosato (Nerello Mascalese Rose di Adele), un tris di rossi memorabili (Perricone Del Core, Nero d’Avola Lagnusa, Nero d’Avola Vrucara) e due passiti (il bianco da Catarratto e Grillo e il rosso da Nero d’Avola e Perricone).
La chicca Prephiloxera
Il cru Vrucara proviene da vigneti molto vecchi e quindi da un antico clone di Nero d’Avola. È un vino che vanta quindi insieme un’autorevolezza che deriva dalla storia e l’eleganza di un pregevole lavoro condotto oltre che in vigna in cantina. Sottoposto a una lunga fermentazione sulle bucce in vasche di cemento viene pigiato con un antico torchio in legno. Anche l’affinamento avviene dapprima in cemento (45 mesi), quindi in botte di legno barriques e tonneaux (6 mesi), infine in bottiglia (6 mesi). Il risultato è una delle migliori interpretazioni del vitigno siciliano.
Sì, ma c’è anche il Perricone
Non ci stancheremo mai di promuovere questo vitigno coltivato nel cuore della Sicilia. Feudo Montoni, addirittura, possiede un vecchio vigneto di Perricone a forma di cuore a 500 metri slm ed esposto a est. che si nutre di un terreno argilloso e sabbioso. Condizioni quindi ottimali per estrarre un vino di grande qualità. Anzi un Perricone di grande qualità. Fresco e insieme strutturato e ricco di note aromatiche, dalla prugna alle spezie dolci. È un vino piacevolissimo bevuto giovane, ma anche dopo un periodo di evoluzione in cantina. Del Core viene fermentato in cemento e sempre in vasche di cemento è affinato per almeno otto mesi, per passare quindi in botti di legno 3 mesi e 3 mesi in bottiglia.
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